Lunedì 13 Marzo 2023, dalle ore 18.00

Con il Dott. Pietro Verdelli (Psicologo)

in dialogo con Alessandro Politi (Giornalista)


Non si tratta di capricci.

Di seguito il link Zoom:

https://us02web.zoom.us/j/86905454197?pwd=TlRtZUp3ZHFNcWxyZHVDVTVhQnlsdz09

ID riunione: 869 0545 4197

Passcode: 815213

La violenza psicologia è un fenomeno trasversale al genere, all’età e ai contesti. Può infatti realizzarsi nelle relazioni familiari, lavorative, a scuola, sul web, e coinvolgere bambini, ragazzi e adulti. Procede nell’ombra, servendosi di sguardi, non-detti, parole ingiuriose che, volta dopo volta, tessono una tela intricata attorno a chi li subisce, facendo leva su senso di colpa e paura. Per via di queste caratteristiche, spesso non è facile individuare e riconoscere questo tipo di violenza che, del resto, non lascia segni direttamente sul fisico, quanto piuttosto lividi nell’anima.
Talvolta, tuttavia, gli effetti dell’abuso psicologico possono trovare espressione anche nel corpo, che
denuncia silenziosamente quanto subito. Il cibo – elemento legato, fin dalla nascita, all’amore e alla sfera
emotiva – e il corpo – protagonista delle varie fasi dello sviluppo, in particolare con l’avvento della pubertà – possono divenire allora strumenti per comunicare un disagio, un malessere, portando anche allo strutturarsi di un disordine del comportamento alimentare. Sensibilizzazione e prevenzione, con l’obiettivo di conoscere per poter riconoscere, sono quindi fondamentali in questo ambito, per consentire alla parola e all’ascolto di emergere e di poter tradurre la sofferenza.